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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

254939
Saltini, Guglielmo Enrico 14 occorrenze
  • 1862
  • Le Monnier
  • Firenze
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

veduta Roma, si dette ad operare e non senza lode. Sono ivi di suo disegno la Canonica di Santa Maria delle Carceri, la porta del collegio Cicognini e l

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dal Fossombroni. Ne discorse da se stesso il Manetti nella Memoria sulla sistemazione della Val-di-Chiana e sul bonificamento dette Maremme, stampata

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perfezionarsi per munificenza del principe toscano. Tornato in patria con bella fama di abilità, e fatto professore dell’Accademia, si dette più che alle

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acconciarsi presso un lavoratore di alabastri in Volterra. Applicò quindi al disegno nell’Accademia fiorentina, e ben presto si dette a lavorare di

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colossale del marchese Torrigiani sono sculture pregevoli; ma l’opera che gli dette bella fama è il gruppo del ratto di Polissena, che per concetto e

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di rilievo assai bene. Datosi con molto amore allo studio dell’anatomia, tanto necessario a chi voglia andare innanzi nell’arte, si dette a modellare

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sala del palazzo Estherazy a Vienna, ove rappresentò Giove e gran parte dell’Olimpo; ma tornato in patria, si dette ben presto ai soggetti storici e

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fatti per la Russia. — Benedetto Servolini di Firenze (n. 25 febbraio 1805), fino da’ primi anni dette molto a sperare di sè. Il suo quadro Maria

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’ultimo in particolare, aperse un laboratorio di mosaici in pietre silicee, che dette preziosi e nuovissimi saggi, come il ritratto di Clemente VIII

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conto del Volpato (1781); il quale moltissimo sperando da lui, volle stringerlo a sè anche coi legami della parentela e gli dette in isposa la propria

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16 maggio 1760, m. in Firenze 22 gennaio 1831). Condotto fanciullo in Toscana, giovanissimo ancora vi dette saggio del suo sapere nell’arte paterna e

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Giacobbe dell’Appiani, e la Madonna della Seggiola, lodata fatica che gli dette nome tra i migliori incisori e disegnatori del tempo. Fece quindi la

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febbraio 1839) artista e uomo di lettere, che raccolse e dette in luce il Catalogo illustrativo delle opere d’intaglio del suo maestro, e anche ne incise

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nel 1776 dette il disegno per la sala degli stucchi nel palazzo dei Pitti; ed ivi anche incominciò quella nuova parte di fabbrica che risponde sul

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